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La termografia nell'ispezione di componenti elettrici

La termografia fin dal suo nascere è stata utilizzata per individuare punti caldi “Hot Spot” di componenti elettrici. Come si utilizza la misura di temperatura ottenuta con una termocamera? Innanzi tutto per effettuare la l’ispezione termografica è indispensabile avere almeno il 40% di carico poiché con valori inferiori non abbiamo riscaldamento del componente per effetto Joule.

Nell’ispezione di componenti elettrici non è importante la temperatura assoluta ma il delta T tra la fase più calda e la fase normale. Purtroppo non esiste una procedura ISO o UNI per i controlli termografici in campo elettrico per cui normalmente si utilizza la tabella elaborata da ENEL per i suoi impianti.

Classe Legenda priorità Sovratemperatura parti attive Sovratemperatura categoria isolamenti
Classe: 0 Legenda priorità: Intervento programmabile Sovratemperatura parti attive: 0°C ~ 10°C Sovratemperatura categoria isolamenti: 2°C ~ 5°C
Classe: 1 Legenda priorità: Intervento differibile (entro 2 mesi) Sovratemperatura parti attive: 10°C ~ 35°C Sovratemperatura categoria isolamenti: 5°C ~ 10°C
Classe: 2 Legenda priorità: Intervento indifferibile Sovratemperatura parti attive: 35°C ~ 70°C Sovratemperatura categoria isolamenti: 10°C ~ 35°C
Classe: 3 Legenda priorità: Intervento urgente Sovratemperatura parti attive: >70°C Sovratemperatura categoria isolamenti: >35°C

Questa tabella divide l’ispezione in 4 classi dando a ciascuna la priorità.

Quando si esegue una ripresa termografica vi sono delle regole che devono essere osservate:

  • Regolazione messa a fuoco
  • Corretta scala temperature
  • Risoluzione spaziale
  • Angolo di ripresa
  • Evitare riflessioni
  • Misurare solo zone ad elevata emissività >0,3

Le ispezioni termografiche andrebbero fatte con almeno il 40% di carico. Quando il carico è inferiore al 100% si può correggere il delta T rilevato con un moltiplicatore come da tabella sotto riportata.

Asse X: % carico, Asse Y: Fattore moltiplicatore

Il delta T misurato con il sistema termografico, va moltiplicato per il fattore di correzione relativo alla velocità del vento presente durante il controllo termografico. In questo modo si converte il valore di temperatura misurato a un valore di temperatura che approssimativamente avrebbe il componente in assenza di vento.

La tabella qui sotto è empirica e va utilizzata con cautela poiché dipende dalla temperatura del vento, fattore di forma, finitura della superfice.

Velocità del vento m/sec.(Km/h) Fattore di correzione
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 1 (3,6 Km/h) Fattore di correzione: 1,0
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 2 (7,2 Km/h) Fattore di correzione: 1,4
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 3 (10,8 Km/h) Fattore di correzione: 1,7
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 4 (14,4 Km/h) Fattore di correzione: 1,9
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 6 (21,6 Km/h) Fattore di correzione: 2,2
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 7 (25,2 Km/h) Fattore di correzione: 2,4
Velocità del vento m/sec.(Km/h): 8 (28,8 Km/h) Fattore di correzione: 2,6

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